INTIMITÀ AL TOP | Dott.sa Maria Cristina Iannacci

Medico Chirurgo Dott.ssa Maria Cristina IANNACCI
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Perfezionata in:

  • Sessuologia Clinica
  • Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese
  • Omeopatia/Omotossicologia
  • Medico P.N.E.I. Medicine Complementari nell’Infertilità

Donna matura che si avvicina alla menopausa

Il calo dell’ormone della seconda metà del ciclo, il Progesterone, secreto dal corpo luteo in un ciclo ovulatorio, configura la sindrome da deficit luteinico con sintomi però più dovuti alla prevalenza dell’ormone opponente, cioè gli Estrogeni, che da carenza di Progesterone.

Gonfiore generale, alle estremità degli arti ma anche e soprattutto di pancia e seno. Dal punto di vista psichico la donna in questa fase si può sentire più ansiosa, irritabile, irrequieta, poco paziente.

I rischi della prevalenza estrogenica non bilanciata da un corretto assetto progestinico si manifestano con la formazione di cisti alla ghiandola mammaria, fibro-leio-miomi all’utero, iperplasia dell’endometrio e le mestruazioni saranno abbondanti e spesso ravvicinate.

Donna in menopausa (cessazione dei flussi mestruali)

Carenza di Estrogeni.

Sintomi precoci: irritabilità, alterato tono dell’umore, depressione, tristezza immotivata, stanchezza e svogliatezza mentale e fisica ma soprattutto alterato controllo della temperatura corporea con sensazione di calore sottoforma di vampate (che partono dalla base del collo, avvolgono il capo per poi diffondersi a tutto il corpo) spesso accompagnate da sudorazione seguita da repentino raffreddamento con brividi.

Sintomi più tardivi: dolori articolari, rughe, secchezza delle mucose in genere, soprattutto del tratto genito-urinario,  della bocca e dell’occhio. Compaiono i primi disagi intimi da dolore locale per scarsa lubrificazione con creazione di un circolo vizioso secchezza-dolore-scarso desiderio-evitamento del rapporto.

Donna in post-menopausa

L’esaurimento della funzione ovarica porta al calo degli steroidi androgeni,  in particolare Testosterone e DHEA, con comparsa di sintomi tipici: calo del desiderio e della capacità orgasmica, minore forza fisica per perdita progressiva della massa muscolare e della capacità centrale di sopportare la fatica, fisica e psichica, diminuzione della progettualità di vita ed emotività spiccata, invecchiamento cutaneo. Maggiore rischio di disturbi metabolici, diabete ed obesità o sarcopenia (eccessiva perdita di massa muscolare), malattie cardiovascolari e autoimmunitarie.

È possibile aiutare la donna per migliorare salute e qualità di vita?

Certo, la Medicina Antiaging ha proprio questo obiettivo.

Esistono terapie soft, integratori, fitoterapici (sostanze che si trovano in natura e che hanno affinità per i recettori per gli estrogeni e li stimolano con diversa intensità) e terapie ormonali (Low Dose, ormoni bioidentici e terapia ormonale sostitutiva con ormoni di sintesi). Queste ultime sono le più efficaci ma non sono per tutte, le controindicazioni sono ben precise e la valutazione dello specialista ginecologo è imprescindibile. Ovviamente anche il ginecologo deve essere preparato sui prodotti e non filtrare la scelta in base a propri pregiudizi o non conoscenza.

Qui puoi leggere un interessante articolo relativo all’intimità di una donna.

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Marina Castagnetti/

Da sempre amanti della bellezza in ogni sua forma, sono alla costante ricerca di rimedi e soluzioni naturali, valorizzando quelle che ritenigo migliori. Ci interessiamo anche a tematiche di medicina estetica e siamo favorevoli alla chirurgia plastica, ma solo con professionisti d'eccellenza.

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